31/03/11

Egg in painting / L'uovo nella pittura





























Piero della Francesca
(Sansepolcro, around 1416-1417 - Sansepolcro, 10-14-1492)
Holy conversation, 1472 / Sacra conversazione, 1472
Milano, Brera picture Gallery / Milano, Pinacoteca di Brera


From the shell niche inside the vault an ostrich-egg hangs, because since the far Middle Ages they thought it wasn't fertilized by the animal but directly by the sun rays that warm the sand where it is put up; so it is an allusion to Mary's virginity.

Dalla nicchia a conchiglia posta all'interno della volta pende un uovo di struzzo, perché sin dal lontano medioevo si riteneva che non venisse fecondato dall'animale ma direttamente dai raggi del sole che riscaldano la sabbia in cui viene posto; è quindi un'allusione alla verginità di Maria.

Cosmic egg / L'uovo cosmico

A suggestive tale about the cosmic egg is presented us by Eduardo Galeano (Fire memory, Rizzoli, 2000) talking about the creation according to the Indios makiritare of Venezuela:
“The woman and the man were dreaming about God that was dreaming about them. God was dreaming them while he was singing and playing maracas, enveloped by the tobacco smoke, and he was feeling happy and shaken at the same time because of doubt and mystery. The Indios markiritare know that if God dreams about food, he fructifies and gives plenty to eat. If God dreams about life, he is born and brings to life. The woman and the man were dreaming that in God's dream there was a bright egg. Inside the egg they were singing and dancing and blustering, because they were mad with their will to be born. They were dreaming that in God's dream joy was stronger than doubt and mystery; and God, dreaming, was creating them, and while singing was saying :”I break this egg and from it the woman is born and the man is born. And they will live and die together. But they will be born again. They will be born and will die again. And they will never stop being born, because death is a lie.”

Un racconto suggestivo sull'uovo cosmico ce lo regala Eduardo Galeano (Memoria del fuoco, Rizzoli 2000), parlando della creazione secondo gli Indios makiritare del Venezuela:
"La donna e l'uomo sognavano che Dio li stava sognando. Dio li sognava mentre cantava e agitava le sue maracas, avvolto in fumo di tabacco, e si sentiva felice e insieme turbato dal dubbio e il mistero. Gli Indios makiritare sanno che, se Dio sogna cibo, fruttifica e dà da mangiare. Se Dio sogna la vita, nasce e dà la nascita. La donna e l'uomo sognavano che nel sogno di Dio c'era un grande uovo splendente. Dentro all'uovo essi cantavano e ballavano e facevano un gran baccano, perché erano pazzi dalla voglia di nascere. Sognavano che nel sogno di Dio la gioia era più forte del dubbio e del mistero; e Dio, sognando, li creava, e cantando diceva: Rompo quest'uovo e nasce la donna e nasce l'uomo. E insieme vivranno e moriranno. Ma nasceranno nuovamente. Nasceranno e torneranno a morire un'altra volta. E mai cesseranno di nascere, perché la morte è menzogna."

26/03/11

Chioggia



















Everybody knows Venice, but few people know Chioggia, a real pearl of Roman origin situated between Veneto Lagoon and the river Po Delta. If you observe Chioggia from on high it looks like a fishbone.The city is called the little Venice, chiefcity of Veneto easily reached from here by boatlines. If you want to visit Venice, Chioggia is a perfect foothold, it's a popular place, it's less expensive and you can eat very well without feeling robbed. Besides it has a beautiful fish market.
Advices:
where to sleep: Acqua Rio Room rental, very nice bedrooms that look on the little harbour, very good breakfast and homely management.
where to eat: Cicchetteria Palazzo (
tel: 041.5507212), excellent fish dishes at reasonable prices


Tutti conoscono Venezia ma pochi conoscono Chioggia, una vera perla di origine romana situata tra la Laguna veneta e il Delta del Po. Il centro storico di Chioggia, se osservato dall¹alto, appare a forma di lisca di pesce. La città viene denominata la piccola Venezia, il capoluogo veneto alla quale è collegata da linee di battelli. Se dovete visitare Venezia, Chioggia è un ottimo punto d¹appoggio, è un posto molto popolare, dormire costa meno e si può mangiare molto bene senza essere derubati. Inoltre ha un bellissimo mercato del pesce. Alcuni consigli
dove dormire: soggiorno Acqua Rio, camere molto carine sul canale portuale, ottima colazione e gestori veramente gentili
dove mangiare: cicchetteria Palazzo (
tel: 041.5507212), si mangia pesce benissimo a un prezzo ragionevole


Listen to music / ascolta la musica
try the recipe / prova la ricetta

Anchovies “in saor” / Sarde in saor

Anchovies “in saor” is a typical dish from Venice, it is a fantastic way of cooking that wonder of nature that are anchovies, little expensive and very good for your health.
We advise you to prepare plenty of them because they are so good that they get sold like hot cakes and because they last a long time getting  better and better.
Anyway they have to be prepared the day before serving.





ANCHOVIES "IN SAOR"
20 anchovies
3 white onions
pine kernels
raisins
flour
olive oil
vinegar


Cut anchovies' heads , open them like a book and take the central bone, cover them with flour and fry them in olive oil, let them cool down. Slice the onions, cook them until golden brown and then add the pine kernels,raisins, a little vinegar, salt and cook for 10 minutes till ingredients are blended. Lay the anchovies on their back on a tray, salt a little and cover with the sauce. Let them flavor for 24 hours in a fresh place.



Un piatto tipico di Venezia sono le sarde in saor, un fantastico modo per cucinare quella meraviglia della natura che sono le sarde, poco costose e ottime per la salute.
Consigliamo, quando preparate questa ricetta, di cucinarne in abbondanza, primo perché sono ottime e vanno a ruba, secondo perché si mantengono a lungo, e più passano i giorni e più sono buone. Vanno comunque preparate il giorno prima di servirle.





SARDE IN SAOR
20 sarde
3 cipolle bianche
pinoli
uvetta
farina
olio d’oliva
aceto

Tagliate la testa alle sarde, apritele a libro e togliete la lisca centrale, infarinatele e friggetele in olio d’oliva, lasciate raffreddare.
Tagliate le cipolle a rondelle, fatele appassire in olio d’oliva, quando saranno dorate aggiungete pinoli, uvetta, un po’ d’aceto e sale e cuocetele ancora per dieci minuti in modo da amalgamare gli ingredienti. Disponete le sarde a pancia in su in un vassoio, salatele leggermente e copritele con l’intingolo lasciato raffreddare. Lasciarle insaporire per 24 ore in un posto fresco.

SANTAMARTA - FURIO e gli Ska-j ska-jazz-jamaica


This song is in Venetian dialect and it tells about a guy who is very proud to be born and to live in a popular neighborhood of Venice.In Italy there are about 36 between dialects and minority languages.
You may see a map of them at this address

Questa canzone è in dialetto veneziano e parla di un ragazzo che è molto orgoglioso di essere nato e di vivere in un quartiere (calle) popolare di Venezia. In Italia ci sono circa 36 fra dialetti e lingue minoritarie. Potete vedere una mappa a questo indirizzo:

20/03/11

It's spring and asparagus are coming! / è primavera e arrivano gli asparagi!





ASPARAGUS, LOBSTERS, 
SEA CICALA AND AVOCADO SAUCE
Ingredients for 4 people
a bunch of asparagus, 
32 lobster tails, 
12 sea cicalas, 
1 avocado, 
honey, lemon, hot pepper, 
paprika, olive oil, garlic

Steam the asparagus; peel the lobster tails and pen-fry them with olive oil and garlic for 2 minutes, when they are cooked add a teaspoonful of honey and a little salt and pen-fry them for a minute on high flame; heat a pan and when it is very hot, throw the wet cicalas that you had previously rinsed in it, cover with a lid. It needs few minutes, then take them off the fire as soon as they get pink. Let them cool down. Prepare a sauce with one avocado, a little lemon, salt and hot pepper.
Serving: Sprinkle lobsters with paprika, pour a little olive oil on asparagus, cut the inferior cicalas'shell and position them on their back, decorate with chopped garlic and parsley and a little oil; add the avocado sauce.

Have a nice Spring!



ASPARAGI, GAMBERI, 
CICALE E SALSA D’AVOCADO
ingredienti per quattro persone
un mazzo d asparagi
32 code di gambero
12 cicale di mare
un avocado
miele, limone, peperoncino
paprika, olio d’oliva, aglio

 
Cuocete a vapore gli asparagi; pelate le code di gambero e passatele in padella
con olio d’oliva e aglio per due minuti, quando sono cotte aggungete un
cucchiaino di miele e un po’ di sale e saltatele a fuoco vivo per un minuto; 
scaldate una padella e quando è bella calda buttateci le cicale bagnate che
avete in precedenza sciacquato, coprite con il coperchio, bastano pochi minuti,
le potete togliere dal fuoco non appena saranno belle rosa, fatele raffreddare.
Preparate una salsa con un avocado, una spruzzata di limone, sale e
peperoncino
Impiattate: cospargete i gamberi di paprika, versate sugli asparagi un po’ di
olio d’oliva, tagliate il guscio inferiore delle cicale e posizionatele a
pancia in su, decoratele con  un trito di aglio fresco e prezzemolo e un filo d’olio; aggiungete la salsa d’avocado.

Buona primavera!


 

The flowers / I fiori








































Aldo Mondino
(Torino, 04-10-1938 - Torino, 10-03-2005)
Flowers adorens, 2001 / Gli adoratori di fiori, 2001
12 paintings / 12 dipinti
Milano, Aldo Mondino Archive, on free loan at Art and History Collections of Cassa di risparmio of Bologna Foundation / Milano, Archivio Aldo Mondino, in comodato presso le Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna


A period full of surprises / Un periodo pieno di sorprese

Samuele Bersani
A period full of surprises / Un periodo pieno di sorprese 
Illegal Manifesto 2009 / Manifesto Abusivo 2009

This songs tells about the end of a love story, and the commitment that is needed to forget everything, the offenses and humiliations too, but nothing is ineluctable because “...it is a period full of surprises, the music slowly will come up”.

Questo singolo racconta la fine di una storia d’amore, e l’impegno che serve per dimenticare tutto, anche le offese e le umiliazioni ricevute, ma non c'è niente di ineluttabile perché “...è un periodo pieno di sorprese la musica pian piano salirà”.



16/03/11

150 years / 150 anni

We start our blog on the occasion of the 150th Anniversary of the Unification of Italy. To celebrate this event we are presenting to you a recipe from Piemonte (A Northern Italian Region) since it was in Turin that the first Italian Parliament was settled. We adjusted the recipe for this occasion:





TRICOLOUR BAGNACAUDA
(pronounced: “banna ' kauda”)
Ingredients for 4 people
2 red peppers,
1 bunch of broccoli,
3 leeks,
1 clove of garlic,
3 oz. anchovies in oil,
a little milk.


In small pan, boil peppers, broccoli and leeks until slightly underdone (don't salt them!).
To make peppers more digestible you may peel off their skin by toasting them in oven for about 20 minutes (depending on their size). When their skin is wrinkled, take them out of the oven and let them get cold in a paper bag. Once tepid, the skin can be taken off more easily.
Cut peppers in little squares, broccoli in little pieces and the leek in little strips.

Prepare the bagnacauda: cook the anchovies with olive oil in a small pan, cut garlic in small slices and add them to the anchovies. Let them cook on a low flame until garlic is softened, add a little milk to make the sauce more diluted.

Arrange the three vegetables in glass in tricolour. Pour the sauce over the vegetables.



Iniziamo questo nostro blog in occasione dell’anniversario dell’unità d’Italia. Per festeggiare questa giornata vi proponiamo una ricetta tipica piemontese (Torino è stata la sede del primo parlamento dell’Italia unita) rivisitata per l’occasione:





BAGNACAUDA TRICOLORE

Ingredienti per quattro persone:

2 peperoni rossi

1 broccolo
3 porri

una testa d’aglio
90 gr acciughe sott’olio (il barattolino piccolo)
un po’ di latte


Lessare i peperoni, il broccolo e i porri lasciandoli un po’ al dente (non salateli!).
Per rendere i peperoni più digeribili potete togliere la buccia facendoli abbrustolire in forno per una ventina di minuti (dipende dalla grandezza), quando vedete la buccia raggrinzita toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare in un sacchetto di carta, una volta tiepidi la buccia si toglierà facilmente.
Tagliare i peperoni a quadratini, il broccolo in piccoli pezzi e il porro a listarelle.

Preparare la bagnacauda: sciogliere in un pentolino le acciughe con dell’olio d’oliva, tagliare l’aglio a fettine sottili, aggiungerlo alle acciughe e lasciare cuocere a fuoco lento fino a quando l’aglio è sciolto, aggiungere un po’ di latte per rendere la salsa più diluita.
Versare la salsa ottenuta sulle tre verdure precedentemente disposte a tricolore in un bicchiere.


Waiting / L'attesa



























Felice Casorati
(Novara, 04-12-1883 - Torino, 01-03-1963)
Waiting, 1918-1919 / L'attesa, 1918-1919
Torino, private collection / Torino, collezione privata

waiting to see what will come from this new blog,
waiting for something ready on the table,
waiting for the desired guest.

attesa di vedere cosa nascerà da questo nuovo blog,
attesa che sia pronto qualcosa in tavola
attesa dell'ospite desiderato


Italian beauties / bellezze italiane




Jovanotti
Ciao mamma
(Giovani Jovanotti, 1990)